Il pedalò per salvare la vacanza al mare in tempi di Covid-19
L’estate per noi italiani coincide fin da sempre con le vacanze al mare. Le passeggiate, le sonnecchiate sotto l’ombrellone e i tuffi al mare dal pattino.
Tutti ci chiediamo se potremo andarci e soprattutto come. Alcuni giorni fa giravano online degli improbabili rendering raffiguranti cubicoli di plexiglas. Una visione molto distante dall’idea che associamo alla vacanza al mare. E, trascurando il lato più poetico di vacanza, un’idea molto costosa per gli stabilimenti balneari.
C’è la corsa al nuovo, all’idea eccentrica ai tecnicismi.
Come spesso accade, in tempi di crisi, le soluzioni migliori vengono dal passato. Perché non dare nuova connotazione a qualcosa di cui si dispone già?
Partiamo da una vecchia hit degli anni 80: Un'estate al mare, voglia di remare, fare un bagno a largo, per vedere da lontano gli ombrelloni oni oni …
Vedere da lontano gli ombrelloni, magari standosene su un pedalò. La propria isola felice. Lontano dalla spiaggia, dalle limitazioni date da mascherine e distanza sociale.
I gestori potrebbero piazzare in acqua dei dispositivi di ancoraggio e dare così modo ai bagnanti di starsene placidamente in relax.
La versatilità del pedalò offre la possibilità di accontentare molte esigenze.
Tettucci parasole in alternativa all’ombrellone. Scivoli per i più avventurosi e sedute a forma di sdraio per il comfort.